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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Proposte operative e spunti di riflessione per celebrare la giornata internazionale del 25 novembre.

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AGLI ALUNNI

Ai docenti

Sede

 

Oggetto: Venerdì 24 novembre 2023 noi celebriamo la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne (del 25.11.)

 

L’assemblea d’Istituto radunata quest’oggi, adotta e fa sua la proposta degli studenti della 5H per sensibilizzare e lavorare insieme sul triste tema di attualità che si celebrerà a livello internazionale nella giornata del 25 p.v.

Suggerimenti e spunti di riflessione che nella flessibilità e libertà ogni CdC può adottare in maniera trasversale anche e soprattutto in preparazione della giornata stessa:

Patriarcato e cultura dello stupro, riflessioni
Esibizione  “what were you wearing?” Vittimizzazione secondaria
Caso Elisa Claps
Riflessione sul numero speciale “Quello che gli uomini non dicono” , della rivista “Grazia”.

“Not all men”

Esaminiamo articoli di giornali. Visione intervista a Donatella Costanti. Visione video Flavia Carlini. Ultimo dibattito

Cosa significa questa giornata per te? Ritieni di essere sufficientemente informato? Hai storie da raccontare in merito a questi temi?

 

Riflessioni su cosa sia il patriarcato, cosa sia la “cultura dello stupro” Riferimenti: la “piramide” della cultura dello stupro, i modi di dire sessisti che sono alla sua base.

Tema dibattito: sulla base di questa piramide, in che modo pensi di aver contribuito a questa cultura? Quanto frequentemente usi questi modi di dire e queste espressioni? Cosa fa per te il patriarcato?

 

Riflessione sulla “vittimizzazione secondaria”, in particolare sull’attenzione che si pone su quello che la vittima indossava durante la violenza subita. Riferimento: esibizione “What were you wearing?” https://dovecenter.org/what-were-you-wearing-exhibit/

 

Racconto storia Elisa Claps, visione di spezzoni della docuserie “Dove nessuno guarda”

Domande: conoscevi questo caso?

 

Analisi della rivista “Grazia”, https://www.grazia.it/magazine/  il numero speciale pubblicato per il 25 novembre. Riflessioni sulla espressione “Not all men

Tema dibattito: chi può parlare di questi temi? Quale posizione dovrebbero assumere le persone che non ne sono direttamente colpite? E in che modo possono contribuire alla causa?

 

Analisi su articoli che trattano di femminicidio e violenza sulle donne, importanza del linguaggio che viene usato. Video di Flavia Carlini https://www.instagram.com/

“I media non sanno parlare dei femminicidi” affiancato da articoli che riguardano la storia di Giulia Cecchettin.

Video intervista a Donatella Costanti

Idee per dibattito finale:

Ti sei mai soffermato sul modo in cui vengono trattati questi temi dai giornalisti? Cosa pensi di questa intervista? Come definiresti l’atteggiamento dell’intervistatore?

https://youtu.be/_Uv2yhl1gwU?si=eVZw0bxf2_pgl_Ie

 

Per Giulia Cecchettin, e per tutte le vittime di VIOLENZA che non devono essere dimenticate.


ALTRI CONTRIBUTI:

Giornata contro la violenza sulle donne: proposte di educazione ai sentimenti

 

 


 

 

 

“Violenza di genere: educare per prevenire”: come dedicare la giusta attenzione ad una tema estremamente drammatico, com’è quello della violenza di genere, che riguarda l’intera società, su scala nazionale e internazionale. La scuola è un luogo di educazione e di formazione – ha sottolineato il DS Angelo Nasca – che deve insegnare a prevenire episodi di violenza per formare giovani consapevoli, promuovere il rispetto reciproco, sensibilizzare ed educare le nuove generazioni per prevenire fenomeni di violenza.

La scuola raffigura il luogo primario in cui si struttura l’identità di genere e la personalità dei ragazzi ed è la motivazione per la quale i docenti dovrebbero presentare percorsi di educazione all’identità e alle relazioni di genere agli allievi, a iniziando dai più piccoli. Le pari opportunità di genere, la valorizzazione delle differenze sono, indubbiamente, temi trasversali e fondativi di un’istituzione scolastica, per facilitare lo sviluppo di cittadine e cittadini informati e attivi in ogni contesto di vita, nella società, nella famiglia e, anche e naturalmente, nel lavoro. Educare le nuove generazioni alla stima per l’altra e per l’altro e alla valorizzazione delle differenze e della parità di genere, in termini di linguaggio, manifestazioni, espressioni è divenuta un’emergenza sociale pure per bloccare gli episodi sempre più frequenti di violenza contro le donne….”

DA: https://www.orizzontescuola.it/violenza-di-genere-educare-per-prevenire


LETTERA DI UN PADRE AL FIGLIO SUL RAPPORTO CON LE DONNE

https://www.facebook.com/alfredo.giordani/posts pfbid02U3d6Uhf8iUNCHpfoJMEGPcKZ8VJo7H7QJthjDTMsJcF1fQv4WUCfp8GrBypo4Mbol

 

https://www.savethechildren.it/blog-notizie/educare-alla-non-violenza-il-rispetto-si-impara-dall-infanzia

 


Documenti

Venerdì 24 novembre

pdf - 1401 kb